martedì 15 gennaio 2013

il GNOCCO SBAGLIATO del CORRIERE


bufale

Il GNOCCO 
(sbagliato)
del
CORRIERE della SERA
di Luca Bonacini

Sempre più spesso si assiste a un imbarbarimento della tradizione culinaria italiana, con internet poi sono aumentati copia e incolla e svarioni. Visto che questo spesso succede anche al gnocco fritto, da questa settimana, vi segnaleremo grazie alla collaborazione dei Cavalieri de Gran Gnoc sguinzagliati sul territorio, le bufale clamorose sul gnocco, ovvero le ricette evidentemente sbagliate che vengono pubblicate sul web e che stravolgono la ricetta tradizionale modenese. Cosa succede al Corriere della Sera, da sempre il giornale italiano più autorevole ? Non è obbligo deontologico del giornalista verificare attentamente una notizia prima di pubblicarla ? Non fa parte della più alta tradizione giornalistica dei Monelli, dei Montanelli, dei Bocca, dei Biagi dare seguito a un controllo delle informazioni ricevute prima di darle alle stampe ? Beh questa volta registriamo che il quotidiano più seguito, di cui sono assiduo lettore, scivola proprio sul Gnocco.  Gnocco Fritto, banalizzato e travisato nella sua più antica tradizione che prevede una ricetta tra le più semplici, ma proprio per questo non cosi facile da eseguire, che come sapete da anni difendo attraverso la Confraternita del Gnocco d’Oro che mi onoro di presiedere, e che mi impone di segnalare questa svista, segnalatami da alcuni Cavalieri de Gran Gnoc attenti lettori del web. Una ricetta pubblicata sul corrieredellasera.it nella quale non c’è ahimè nulla di esatto, dagli ingredienti alla preparazione fino addirittura al vino consigliato. Non posso non indignarmi (bonariamente) nell’ accorgermi ancora una volta di quanto non si conosca della gastronomia nazionale e di quanto in taluni casi venga scritto di temi che non si padroneggiano. Errori grossolani che il Gnocco Fritto non si merita, un cibo cosi antico che risale ai banchetti ducali cinquecenteschi della corte Estense e probabilmente ancora più indietro, e che rivendica dignità e rispetto. Ma continuerò a comprare il Corriere …

Ecco la ricetta incriminata:


INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• 330 g di farina
• 100 g di burro
• 20 g di lievito
• olio di oliva per friggere
• sale

PREPARAZIONE

Stemperate il lievito in 1 dl di acqua tiepida. Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, unite al centro una presa di sale, il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti, l’acqua con il lievito; amalgamate gli ingredienti e impastateli fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Copritelo e lasciatelo lievitare per circa 40 minuti in luogo protetto da correnti d’aria, per esempio in un forno tiepido spento. Stendete l’impasto con il matterello a uno spessore di 5 mm sulla spianatoia infarinata. Ritagliate tanti dischi utilizzando uno stampino tagliapasta o un bicchiere capovolto. Scaldate in una padella abbondante olio (tradizionalmente strutto) e, prima che sia fumante, immergetevi i dischi di pasta finché diventeranno ben gonfi e dorati in modo uniforme da entrambe le parti. Sgocciolateli con un mestolo forato e adagiateli su carta assorbente da cucina. Serviteli ben caldi. Lo gnocco fritto spesso è servito aperto a metà e farcito con una fetta di zampone caldo, più comunemente è accompagnato da salumi locali come la coppa o la pancetta.

IL VINO GIUSTO
Piatto poco corposo, ma grasso; vanno pertanto scelti vini di corpo sottile e ricchi di anidride carbonica come la Malvasia dei Colli Piacentini frizzante, o il Pignoletto dei Colli Bolognesi frizzante.

ORIGINE: EMILIA ROMAGNA
DIFFICOLTÀ:minima
PREPARAZIONE: 20 minuti più 40 minuti di lievitazione
COTTURA: 20 minuti


Cosa non andava ?
La ricetta originale non prevede lievito e burro nell’impasto, e olio nella frittura ma solo strutto. L’abbinamento con la fetta di zampone non si è mai visto, sono consigliati prosciutto crudo Modena Dop, Ciccioli, Mortadella ... mentre il vino da consigliare in primis è il Lambrusco meglio se di Sorbara.

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