lunedì 4 febbraio 2013

GNOCCO e TOSONE sotto la MOLE


Gnocco fritto, tosone e lambrusco,
nella città della Mole.

 di Luca Bonacini



E’ appena rientrato da una difficile missione in Piemonte, fortemente osteggiata da neve e intemperie, il cavaliere de Gran Gnoc Federico Menetto, e ha prontamente consegnato il dossiers sulla sua permanenza in quei territori. Non può che venirmi l’acquolina in bocca mentre leggo avidamente la pergamena con i suoi appunti ricchi di segnalazioni golose sui cibi e i vini eccellenti di quella regione, e mentre mi immagino Torino, una delle bellezze del nostro paese, con il bellissimo e ordinato centro storico dove perdersi tra i tanti banchetti di libri usati, la Mole Antonelliana che ospita il museo del cinema, le gallerie sotterranee dove perse la vita l’eroe Pietro Micca, la Superga, i molti caffè storici veri musei dell’ospitalità mantenuti ancora intatti. Nella città di Cesare Pavese, di Emilio Salgari, di Primo Levi, dove la famiglia Savoia ha garantito per secoli un’antichissima tradizione culinaria con piatti di grande sapore: agnolotti, bagna càuda, tajarin, bunett, può succedere anche che qualcuno decida di aprire un osteria emiliana: lambrusco in scodelle di ceramica, e la cucina di Valter Giletti d'Alanno che batte la grancassa della tradizione emiliana. E’ infatti con il più classico dei cibi modenesi che ha le forme gibbose del gnocco fritto abbinato a prosciutto e culatello che si da il via alla cena in questo locale del centro di Torino, frequentato dal filosofo Vattimo e da l'ex sindaco Chiamparino, si prosegue con i tortelli di zucca al parmigiano delle vacche rosse (oppure le lasagne, i pisarei e faso, i passatelli) e, a seguire, unica deriva verso il mare un discreto fritto di calamari, zucchine e tosone (eccoci tornati nel modenese), un formaggio giovane di cui si è persa memoria: un parmigiano in fasce, con un solo giorno di vita e quindi non proprio saporito, che nei paesi di produzione viene fritto per recuperare sapore e croccantezza. Tra i salumi si segnalano lo Strolghino di Parma, la coppa di Carpaneto, la spalla di San Secondo, il prosciutto di Parma, e tra i secondi il lombo di coniglio al rosmarino, una ricca carta di Lambruschi accompagna il tutto. 

Scodelle
di CAVALLITO & LAMACCHIA
Via Stampatori 16c - Torino
Tel. 011/7641623
Mail cavallitoelamacchia@gmail.com
Chiuso la domenica.
Aperto a pranzo e a cena.


Link : larepubblicatorino.it

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