venerdì 29 marzo 2013

INTERVISTA DI GIORGIO PINCHIORRI su Panorama



Giorgio Pinchiorri 
viaggiatore del vino
di Giorgia Bellentani
segreteria Confraternita del Gnocco d'Oro 




Ambasciatore de Gran Gnoc 2011, Giorgio Pinchiorri, 70 candeline, stupisce per la vivacità e il dinamismo, una carta dei vini sempre in evoluzione, una cucina attenta e spumeggiante, sempre idee e iniziative spesso benefiche, e tanti eventi al di fuori dell’Enoteca in contesti esclusivi e di pregio. Questa settimana intervistato su Panorama dal Gran maestro della Confraternita del Gnocco d’Oro Luca Bonacini, il grande patron racconta il mondo del vino di ieri e di oggi. Sempre con la valigia in mano per sei mesi all’anno, per seguire in suo ristorante di Nagoya in Giappone e in visita a magnati della finanza, grandi investitori e ai massimi collezionisti. E' tra i grandi del vino e della ristorazione italiana nel mondo. Interprete appassionato ed elegante dell’ospitalità a tutto tondo, Giorgio Pinchiorri ricopre un ruolo di particolare rilievo nell’universo dell’alta ristorazione. Anni di paziente gavetta quando ancora ragazzo arrivò con la mamma in Toscana, da Pavullo nel modenese. Prima la scuola alberghiera di Firenze con indirizzo sala, e corsi di formazione enologica, nei quali vince il premio “Bruno Deserti” per aver progettato e realizzato tutto da solo un mobile per decantare il vino. Diventa sommelier e direttore in grandi locali di Firenze, e nel 1972 dirige l’Enoteca Nazionale. Nel 1974 la svolta, non più solo grandi bottiglie da asporto ma una vera enoteca con degustazione abbinando gustosi “stuzzichini”. Nel 1979 acquista l’intero locale, cominciano i lavori di ampliamento e il potenziamento della cantina, diventando un ristorante di alto livello, poi il primo riconoscimento: il “Sole” di Luigi Veronelli, a cui seguono nel 1982 la prima stella della "guida Michelin" e l'anno successivo la seconda. Nel 2004 arriva l’ambita terza stella dalla guida Michelin, (acquisita per la prima volta nel 1993 e persa l’anno successivo). Si tratta del primo caso al di fuori della Francia in cui un ristorante riconquista la terza stella dopo averla persa. Una carta vini che vanta oggi più di 3.500 referenze, e una cantina che ha oltre 100 mila unità. Tra i mille riconoscimenti a Pinchiorri, la cantina, che è classificata a partire dal 1984 da "Wine Spectator" tra le prime al mondo.

Su Panorama è in edicola oggi, 
la Classifica dei 100 migliori vini di Luca Gardini e
l’intervista a Giorgio Pinchiorri di Luca Bonacini e Andrea Grignaffini.

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